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Il “corto” è un’ottimo biglietto da visita

Nella mia esperienza di produzione, volevo dare dei piccoli e utili consigli

Il corto è un ottimo biglietto da visita, ma deve essere speciale per attirare l’attenzione sin dal primo minuto
I cortometraggi sono considerati biglietti da visita per dimostrare le proprie abilità registiche.
La realtà è dura anche se un cortometraggio può sicuramente dimostrare le nostre capacità, gli sviluppi tecnologici e le nuove competenze hanno creato molte opportunità inaspettate anche per chi, qualche anno fa, sarebbe stato fuori dal giro.

Oggi la concorrenza è ben più agguerrita che negli anni passati.

Aprite Youtube e visualizzate le migliaia di corti che vengono caricati ogni giorno, molti ben fatti o vincitori di Festival internazionali. Con questi presupposti essere notati diventa davvero difficile, sotto alcune idee che ho capito essere fondamentali per realizzare un corto che abbia un senso nel 2023.

Mantenere “corto”

il Corto: Nel corso degli anni ho visto aumentare la durata oltre i 20 minuti con i risultati soventi di lavori lunghi e noiosi, la stessa storia si sarebbe potuta raccontare nella metà del tempo, essere concisi e d’effetto vale molto di più che essere narrativi e esteticamente prosaici.

Pochi personaggi..

Pochi personaggi: Se ci pensate, la funzione dei personaggi secondari è quella di supportare il fine del protagonista. Dato che i corti devono essere “corti”, avere più personaggi significa dover usare più tempo per svolgere, se dovete inserire cinque sottotrame meglio allora optare per un lungo, no?
Poche locations: In qualsiasi produzione si lavori, muovere cast e troupe in luoghi differenti costa tempo e soldi. Dato che il vostro tempo sul set è limitato (così come il budget), è meglio trovare un modo creativo di risolvere la storia in pochi luoghi. Tutto più concentrato, tutto più economico. Usate il tempo per fare delle belle inquadrature e dirigere gli attori a dovere.

Usate effetti visivi: Questa può essere anche una parte divertente.

Con un laptop e After Effects ormai si hanno possibilità incredibili e una qualità finale impensabile fino a una decina di anni fa. Certo, se l’effetto risulta “cheap” meglio lasciar stare. Ma in linea di massima, conviene provare a sperimentare (in pre produzione) fino a quando non si ottengono risultati soddisfacenti. Considerate che i cortometraggi italiani con effetti visivi di qualità sono davvero pochi, quindi la concorrenza si abbassa notevolmente.
Sperimentate: quando sento dire “sto girando un corto sperimentale“ la parola sperimentale è associata a “pretenzioso”.

È ovvio che se state provando a fare qualcosa di nuovo, è meglio che lo facciate in un corto, ma state attenti a all’atteggiamento snob e caricaturale di certi giovani artisti. Prima di cambiare le regole bisogna conoscerle a dovere. Solo allora magari potrete inventare uno stile innovativo.

Conclusioni…

La conclusione è che qualsiasi tipo di corto vogliate fare, concentratevi sul raccontare una buona storia, anche i pochi consigli sopra citati troveranno il loro senso migliore e verranno d’aiuto allo sviluppo del vostro film.

E, soprattutto, il pubblico gradirà e voi avrete una possibilità in più di far notare la vostra arte.ai principali festival cinematografici nella speranza che durante il circuito, il film raggiunga un accordo con un distributore capace che mostrerà interesse ad acquistarlo.

Se il distributore è grande, si potrebbe ottenere un’uscita nelle sale e potrebbe seguire una buona quantità di denaro. Saranno presenti sulla stampa, saranno corteggiati dagli agenti e avranno un tempo più facile per ottenere i finanziamenti per il loro prossimo progetto – e la vita sarà grandiosa!

E se il distributore è piccolo, il film andrà direttamente su DVD / VOD / Blu-ray, e faranno un po’ meno soldi e forse dovranno lavorare un po’ di più per mettere in fila il loro prossimo film e il prossimo… che sarà la grande occasione che stavate aspettando!

La distribuzione

Tuttavia, cosa pensi che succederà se prendi lo stesso regista e gli dai un circuito di festival “di scarso successo”? Significa che il loro film è stato accettato nei festival, ma nessuno si è preso la briga di comprarlo; nessuno lo ha concesso in licenza o ha mostrato alcun interesse a distribuirlo, oppure a firmare un accordo con una “società di distribuzione di film online” e il loro film molto probabilmente morirà nell’oscurità.

Questi distributori di film indipendenti online sono il tipo che metterà il film su VOD e lo lascerà lì per sette anni senza fare un tocco di marketing o promozione. Si definiscono “società di distribuzione cinematografica”, ma in realtà sono più simili a editori di libri.

Sono “mediatori di film”, nel senso che ingeriscono il tuo film, lo caricano su iTunes, Amazon, Xbox, Google Play e altri canali VOD tramite un aggregatore e inviano un comunicato stampa tramite il loro sito web e canali di social media, e questo è praticamente tutto.

L’offerta che ricevi quando firmi il contratto è di solito Euro 0 in anticipo ma il 30% del netto, e sei sicuro di avere un distributore e che il tuo capolavoro vedrà finalmente la luce. Un mese dopo, il film esce per VOD, e questo “distributore” non ha messo un centesimo in P&A (stampa e pubblicità). Non hanno commercializzato il film, non lo hanno venduto , non hanno costruito un piano di marketing per questo e non intendono spingerlo, promuoverlo o venderlo. Riceve pochissime recensioni dai fan indipendenti che potrebbero comprarlo online e, dopo due anni di vendite, non hai ancora visto un centesimo, perché il distributore aveva “spese di marketing” che ti impedivano di vedere effettivamente un profitto.

Scontrarsi con la realtà…

Che tu ci creda o no, questa è la triste realtà che molti registi indipendenti devono affrontare dopo aver passato anni della loro vita a impegnare i loro cuori nella realizzazione dei loro film indipendenti. Sperano e pregano che venga raccolto durante il circuito dei festival e sono disposti a rinunciare ai loro diritti per farlo perché il pensiero di lasciare il circuito dei festival senza un accordo è terrificante.

Altro problema, realizzato il corto doc film da diffonde in maniera indipendente, attraverso Youtube, le web tv, i digital network dedicati al cinema, il proprio blog o social network, è possibile procedere senza budget e con operatori, attori e collaboratori che, dietro apposita liberatoria, prestano il proprio lavoro a titolo gratuito, altrimenti non sarà possibile la distribuzione.

Ma ricordati sempre…

Ricordati sempre che il Team della progettazione fa sempre la differenza! Un Team dove ognuno svolge il proprio ruolo, in comune con tutto l’organico della produzione e post produzione, dalla semplice comparsa, al truccatore, al tecnico del suono e delle luci, al fotografo di scena, al costumista, fino al regista e chiunque faccia parte dell’intero TEAM di lavoro nel progetto.

La passione e l’amore per il tuo lavoro non deve mancare mai!

Lavora sodo e con molta umiltà, senza tralasciare ogni particolare e il lato umano che ci rende sempre distinguibili dalle altre persone.

Sii professionale, supporta i consigli da chi è nel tuo ramo di settore, da parte di chi ha più esperienza di Te, sicuramente porterà dei miglioramenti alla tua “tecnica” lavorativa.

” Sono sicuro che seguendo tutte queste mie indicazioni e man mano che acquisirai esperienza, che realizzerai qualcosa di positivo e magari avvincente!”